Monte Soratte, il rifugio di Benito Mussolini

Monte Soratte, il rifugio di Mussolini,  fu fatto costruire nel 1937 sul monte Soratte, in provincia di Roma, per volere del Duce e dimenticato per anni dopo il bombardamento nel ’44. Con l’armistizio e l’occupazione tedesca nel 1943 a prendere base nel bunker furono le truppe del Reich.  Poi la Nato rese le gallerie del bunker di Sant’Oreste antiatomiche. Ora, grazie all’Associazione “Bunker Soratte” che si occupa di renderlo visitabile con date periodiche, il rifugio può essere conosciuto da una miriade e miriade di persone.

Il monte Soratte è una montagna del Lazio, nella provincia di Roma, alta 691 m. La sua forma, ma ancora di più la sua posizione nel mezzo della valle del Tevere, hanno da sempre stimolato la fantasia e la curiosità.

Il monte Soratte, e la Riserva naturale del Monte Soratte, si trovano nel comune di Sant’Oreste a circa 45 km a nord di Roma. Esso si erge solitario nella valle del Tevere di cui costituisce il rilievo più alto.

Il Soratte ha una pianta a forma di ellissoide avente un asse longitudinale che si sviluppa per circa 5,5 km in direzione NNO-SSE secondo un profilo a forma di arco composto da sei cime, su una delle quali, a circa 400 m di altitudine, si trova il paese di Sant’Oreste. Il monte è costituito da un massiccio calcareo avente delle pareti molto ripide presso la cima, mentre le pendici risultano più dolci e ricoperte da una fitta vegetazione. La pianura circostante è coltivata principalmente a uliveti e attraversata da numerosi fossi.

Dal paese di Sant’Oreste si sviluppano vari sentieri che consentono di raggiungere la cresta e attraversare la montagna in senso longitudinale da entrambi i lati. Stante la ripidità delle pareti rocciose, non ci sono sentieri che attraversano la montagna trasversalmente.

Caratteristica del luogo sono i Meri, tre grandi voragini di origine carsica, che si trovano alla base orientale della montagna. Questi pozzi, comunicanti fra loro e profondi circa 115 m, rivestono un notevole interesse speleologico. In particolare il Mero Grande è costituito da un pozzo verticale profondo diverse decine di metri e con un diametro di 20 m.

La struttura con i suoi quattro chilometri di lunghezza, offriva un nascondiglio per truppe, mezzi e bottini. Si racconta che il feldmaresciallo Albert Kesselring nascose proprio qui parte dell’oro sottratto alla Banca d’Italia anche se tutte le ricerche sono rimaste infruttuose. Nel 1967 iniziò la trasformzione di parti del rifugio in rifugi anti-atomici da parte della Nato, ma tutto si interruppe cinque anni dopo. L’Associazione Bunker Soratte con la sua attività consente oggi di visitare la fortificazione.

Le prossime date previste sono 20 settembre, 25 e 31 ottobre, 1 novembre e 8 dicembre. Per informazioni il numero di telefono è 380.3838102. All’interno del bunker del Monte Soratte, a Sant’Oreste, nella provincia romana.

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